lunedì 14 ottobre 2013

La Scrittrice Silvana Sanna, recensisce "Mondo Senza Tempo" di Alfonso Artone

Silvana Sanna, Scrittrice, Autrice di vari romanzi tra cui, "Sul filo dei ricordi",  "la Notte del Pipistrello", "La Danza dei Lupi" , "Storie Moderne di Streghe, Fate e Folletti", ha recensito "Mondo Senza Tempo - il Segreto del Prescelto" di Alfonso Artone

Vi propongo le mie considerazioni sull’ebook di ALFONSO ARTONE intitolato “Mondo senza tempo: il segreto del prescelto”, un romanzo di fantascienza forse più adatto a dei ragazzi giovani che conoscono le moderne tecnologie e i termini inglesi piuttosto che a una vecchia signora quale io sono. Tuttavia devo ammettere che la storia mi è piaciuta, intanto perché nonostante la non più verde età ancora sono capace di volare con la fantasia, e poi perché è ambientata in Italia, in un luogo ben preciso, Scauri e dintorni, posti che evidentemente l’autore ama moltissimo, e con dei protagonisti che portano nomi italiani facili da rammentare… e da non confondere come a volte mi accade coi romanzi di autori stranieri. Anzi devo confessare che sono andata a cercare sull’atlante geografico i luoghi che Artone nomina e che non conoscevo ritrovandoli con molto piacere sulla cartina, ho fatto una ricerca anche su internet per recuperare delle immagini… e mi è venuta persino voglia di farci una puntatina come turista…
Da ragazza ho letto diversi libri di fantascienza, il mio fidanzato, e poi marito, ne era appassionato e mi aveva trasmesso la sua passione. In seguito mi sono orientata verso generi diversi, e dunque all’inizio ho fatto un po’ di fatica ad entrare nell’ottica del racconto, sebbene l’autore scriva in modo chiaro, scorrevole e accurato. Ma poi la curiosità di scoprire dove saremmo andati a parare, curiosità che Artone è bravo a tener viva, mi ha incitata ad andare avanti, a prender gusto nella lettura ed ad arrivare alla fine con la consapevolezza di aver letto qualcosa di gradevole e particolare.



Non voglio dire troppo sul contenuto per non privare l’eventuale lettore del gusto della sorpresa. Basti dire che l’argomento di fondo, sempre affascinante, è questo: gli alieni sono tra noi? E quando sono arrivati sulla terra? Forse in epoche remotissime per cui tanti degli avvenimenti, antichi e più recenti, della nostra storia sono da attribuire alla loro presenza e alla civiltà estremamente più avanzata della nostra di cui erano portatori? E quale era, ed è, il loro intento? Quello di mescolarsi agli umani per dar vita a una nuova razza ibridata, oppure di sostituirsi a noi per conquistare unici e soli il nostro mondo? Questa teoria salta fuori attraverso le vicende che vivono i due giovani protagonisti, Roberto ed Alfredo, due fratelli ragazzini assai simpatici, figli di uno scienziato che in un tempo futuro riconducibile a fra circa cinquant’anni, permette loro di intraprendere un viaggio nel tempo, tramite una sofisticata macchina, che li porterà a percorrere varie epoche della nostra storia alla ricerca di notizie e di “qualcosa” che dovrebbe servire a salvare il mondo (e non posso dire di più), con le inevitabili complicazioni che ogni viaggio nel tempo porta con sé, in un continuo andirivieni tra il tempo passato e quello presente e con le imprevedibili sorprese finali quando si giunge alle spiegazioni che tuttavia lasciano la porta aperta a dubbi o magari a futuri sviluppi.
Si intravede dietro il lavoro di Artone, ovviamente di fantasia, un grosso lavoro di ricerca geografica, storica e scientifica, che spazia dalla chimica all’astronomia passando attraverso le antiche lingue. E già questo aspetto dà valore al romanzo che è una lettura adatta soprattutto agli estimatori del genere.

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